domenica 18 novembre 2007

Beowulf letterario.


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Eh sì. Ieri quando chicco mi ha proposto di andare a vedere questo film ho accettato, ma con un sottofondo di scetticismo. Devo dire che, invece, il film era buono con una bella sceneggiatura e un'ottima tecnica di computer graphic. Complimenti a Zemeckis.

Beowulf è un poema epico, completo e anonimo, scritto in lingua anglosassone (o inglese antico). La datazione lo colloca attorno alla metà dell'VIII secolo. Con i suoi 3182 versi, è il più lungo poema anglosassone. Ci è giunto attraverso un unico manoscritto, il Cotton Vitellius, conservato al British Museum. Il titolo Beowulf (dal nome dell'eroe del poema) fu attribuito a quest'opera a partire dal XIX Secolo.

Beowulf è, essenzialmente, una storia di guerrieri. Più precisamente, rappresenta l'unico esempio di poema epico completamente basato sull'archetipo dello scontro fra l'eroe e il mostro (San Giorgio e il drago).

Il poema si apre con la costruzione di un'immensa dimora per ordine del re danese Hrothgar a Heorot, il "Cervo". La splendida reggia attira l'attenzione di Grendel, un "vagabondo delle marche", un mostro gigantesco e sanguinario il cui aspetto viene descritto sempre indirettamente e a tratti. Dopo aver studiato la vita nella reggia dall'esterno per qualche tempo, Grendel prende a far visita al Cervo ogni notte, mietendo molte vite a ogni suo passaggio.

In soccorso al disperato re danese arriva Beowulf, nipote del re dei Geati (i Goti che abitavano, probabilmente, la Svezia meridionale). Anche dell'aspetto di Beowulf non si sa molto; certamente si tratta di un uomo molto giovane, fisicamente "eccessivo" (dotato di una statura e di una forza sovrumane, che lo fanno spesso apparire simile a quei giganti che la mitologia nordica ritrae sempre come ostili e pericolosi). Beowulf decide di affrontare Grendel a mani nude, e in un terribile combattimento riesce a strappare un braccio all'Orco e causarne la morte.

I festeggiamenti al Cervo sono appena iniziati quando, la notte successiva, il palazzo viene visitato da una creatura altrettanto sanguinaria, la madre di Grendel; rappresentata come una donna mostruosa e gigantesca, che abita in una dimora subacquea nascosta nei paludosi e nebbiosi acquitrini di una "marca" remota e inquietante. Beowulf offrirà ancora il suo sostegno al re e si recherà, in una sorta di simbolica discesa agli inferi, a incontrare l'Orchessa, riuscendo ancora vittorioso.

In una subitanea accelerazione della narrazione, Beowulf, tornato in patria, diventa re dei Goti, e regna pacificamente per 50 anni. Il suo regno viene però aggredito da un nuovo mostro, questa volta un drago. La rappresentazione del drago di Beowulf rappresenta un esempio canonico a cui si è certamente ispirata molta letteratura successiva, anche contemporanea (si pensi ai draghi di Tolkien): il drago di Beowulf è una serpe alata e volante; sputa fiamme e custodisce un antico tesoro. Già anziano, Beowulf affronta il drago per proteggere il proprio regno; pur riuscendo a ucciderlo, morirà anch'egli nello scontro (come Thor è destinato a morire uccidendo il gigantesco serpente d'acqua).

Ma non sveliamo il finale...

Consigliamo la lettura del poema e la visione del film.

N.B.: non si tratta di un cartone animato per bambini. Ci sono scene abbastanza cruente, soprattutto all'inizio, quindi cari genitori informatevi prima di portare i vostri figli al cinema.

(da wikipedia; foto: il manoscritto originale del poema).

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao a bello!
IO consiglio di acquistare e leggere la versione edita dalla Fazi Editore ( che io posseggo e posso garantire al 100%), tradotta in un ottimo inglese da Seamus Heaney (considerato il maggior poeta vivente inglese), ed altrettanto magistralmente riportata in italiano da Massimo Baccigalupo. Impreziosita con un saggio di J.R.R.Tolkien (unico grande mitico).
Riporta il poema epico completo, con la traduzione inglese a fronte, una traduzione che tiene conto di tutti gli schemi e le strutture poetiche dello scritto originale, nonchè la fonetica tipica dei narratori "big-voiced scullions".
Il prezzo è ( o almeno era nel 2004) di € 28,00, e credetemi sono spesi bene.

So long.